Notiziario Parrocchiale – Ancora un’estate insieme
Sta arrivando una nuova estate che, ancora una volta, porta con sé qualche novità. Però l’estate è sempre l’estate! Siamo ormai pronti, in collaborazione con il comune e la cooperativa Crisalide, a ripartire con il Centro Ricreativo Estivo (iscrivetevi! Più siamo e più sarà divertente per tutti nel rispetto delle diverse norme da osservare); stiamo verificando la possibilità di un camposcuola almeno per gli adolescenti (al mare?), così come vorremmo chiudere l’estate con il riprendere la nostra gita/pellegrinaggio a settembre (in Trentino-Alto Adige?).
Non sappiamo cosa riusciremo a realizzare anche se ci stiamo provando. A volte le regole sembrano davvero rendere tutto impossibile per il semplice fatto che ci si muove come gruppo e non come singole famiglie. Però ci stiamo provando…
Si è concluso un anno di attività dove siamo riusciti a mantenere almeno il regime al minimo: con gli incontri di catechesi che si sono svolti a volte in aula, altre in “dad”, altre limitandoci alla sola partecipazione alla S. Messa… le attività in oratorio spesso sospese… il coprifuoco che ci chiedeva di restare in casa il più possibile… in mezzo a tutto questo siamo riusciti a muovere i nostri piccoli passi.
Ci piacerebbe poter riprendere a pieno regime con la festa dell’estate e le sue animazioni, il cre e i suoi rumori e le sue gite… ma sappiamo che non può ancora essere così.
Possiamo però ritornare ad incontrarci, in modo informale, negli spazi dell’oratorio che ora sono aperti con i soliti orari; possiamo tornare a sederci per vedere insieme le partite dell’Europeo…
Possiamo fare tante cose ma, prima di tutto, dobbiamo tornare a vivere la gioia dell’incontro, dello stare insieme, del condividere, del “perdere tempo” tra un ghiacciolo, una birra, una focaccia. Siamo tutti chiamati a ridare vita all’oratorio! Ci siamo disabituati a frequentarlo trovando i cancelli chiuso, abbiamo scelto altri posti di ritrovo (parchi, parcheggi, boschetti…), ma adesso siamo chiamati a tornare ad occupare e ridare vita al nostro oratorio!
Abbiamo a disposizione un’estate per riprendere il ritmo e farci trovare pronti per il prossimo anno pastorale che porterà con sé il cambio del parroco: arriverà don Nunzio a guidare questa parrocchia.
Questo tempo che ci ha costretti a rimanere fermi mettendoci addosso un po’ di ruggine, deve lasciare spazio al rimetterci in movimento, anche se ripartire può sembrare sempre faticoso.
Non sappiamo ancora quando ufficialmente avverrà il cambio (fine settembre, primi di ottobre) ma è necessario preparare questo passaggio. Il Consiglio Pastorale ha già cominciato a pensare come accogliere nel migliore dei modi don Nunzio, seguirà i vari aspetti liturgici e burocratici, ma dovrà essere sostenuto in questo da tutta la comunità parrocchiale e civile.
In vista di questo passaggio di consegne chiedo a tutti i componenti dei vari gruppi parrocchiali di rinnovare il loro impegno ancora per un anno, così da lasciare il tempo a don Nunzio di conoscere la sua nuova “famiglia”: Consiglio Pastorale, Affari economici, liturgico-lettori, catechisti, baristi… Cercheremo per ogni gruppo un referente, una specie di capogruppo, così da poter dare a don Nunzio un elenco di nomi al quale riferirsi al meno nei primi tempi della sua presenza qui.
Questa è l’estate che ci aspetta.
Non sarà un tempo vuoto, sarà un tempo “leggero” con le sue scadenze e i suoi appuntamenti che ci porteranno preparati e pronti a dare inizio ad un nuovo pezzo di storia di per S. Leone.
I SACRAMENTI DEI NOSTRI RAGAZZI
Ce l’abbiamo fatta! Siamo riusciti a concludere il nostro anno di catechesi con l’amministrazione dei sacramenti ai nostri ragazzi che lo scorso anno non era stato possibile fare. Così abbiamo vissuto per due domenica la gioia delle Prime Comunioni e quella dello Spirito Santo. Senza dimenticare la bellezza del sacramento del Perdono. Non è stato possibile fare il corteo accompagnati dal suono della banda, ma abbiamo potuto lo stesso respirare il clima della festa. Così come è stato necessario limitare la presenza delle persone in chiesa, ma grazie alla collaborazione e comprensione delle famiglie tutto è andato bene anche sotto questo aspetto (ringraziamo anche la protezione civile della sua presenza).
Purtroppo non abbiamo la foto di gruppo dei bambini che hanno vissuto il sacramento della riconciliazione. Riportiamo perciò soltanto i loro nomi, scusandoci di questo inconveniente.
Bonacina Maria
Brugali Elena
Cattaneo Lavinia
Fontana Gabriele
Foresti Riccardo
Galdini Davide
Galdini Tommaso
Ghislandi Giacomo
Lonni Sofia
Merisio Andrea
Morotti Beatrice
Nembrini Tommaso
Ortini Giulia
Pettini Viola
Poloni Lorenzo
Rusconi Angelica
Savoldi Cristian
Sirigu Alice
Terzi Marco
Tomaselli Marco
HANNO RICEVUTO IL SACRAMENTO DELL’EUCARISTIA
Bentoglio Federico
Carbonaro Elena
Carminati Viola
Carrara Elen
Ferassini Camilla
Finazzi Ginevra
Mandola Ginevra
Marcassoli Paolo
Nembrini Elisa
Nembrini Sophie
Poloni Leonardo
Rebuffini Chiara Greta
Rossi Alessandra
Scaburri Filippo
Tresoldi Federica
Valli Ginevra
Cariglia Federico
Carrara Gabriele
Di Stefano Bianca
Evangelista Federico
Giro Caterina
Gritti Andrea
Magri Gabriele
Masia Vittorio Alex
Nembrini Sara
Nessi Giorgia
Oldrati Sofia
Pedrini Benedetta
Santelena Alice
Scorsetti Gianbrunone
Vallese Simone
Vismara Alessandro
Vismara Andrea
Vismara Daniel
Ziboni Enrico
HANNO RIUCEVBUTO IL SACRAMENTO DELLA CONFERMAZIONE
Asperti Lucia
Belotti Melissa
Bergamini Alessandra
Bettoschi Federico
Bussini Alessandro
Bussini Leonardo
Cattaneo Ginevra
Di Bello Cristian
Finazzi Marta
Giro Beatrice
Gotti Sofia
Lanceni Martina
Lazzaroni Francesco
Mandola Nicolò
Mandola Vittoria
Morotti Valentina
Palazzini Marina
Panseri Carola
Pedrini Luca
Pellicioli Giada
Pievani Francesco
Poloni Daniel
Rizzi Federico
Teani Luca
Tomaselli Sara
Tripodi Claudia
PAPA FRANCESCO
Gesù modello e anima di ogni preghiera
Cari fratelli e sorelle, buongiorno!
I Vangeli ci mostrano quanto la preghiera sia stata fondamentale nella relazione di Gesù con i suoi discepoli. Ciò appare già nella scelta di coloro che poi diverranno gli Apostoli. Luca colloca la loro elezione in un preciso contesto di preghiera e dice così: «In quei giorni egli se ne andò sul monte a pregare e passò tutta la notte pregando Dio. Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede anche il nome di apostoli» (6,12-13). Gesù li sceglie dopo una notte di preghiera. Pare che non ci sia altro criterio in questa scelta se non la preghiera, il dialogo di Gesù con il Padre. A giudicare da come si comporteranno poi quegli uomini, sembrerebbe che la scelta non sia stata delle migliori perché tutti sono fuggiti, lo hanno lasciato da solo prima della Passione; ma è proprio questo, specialmente la presenza di Giuda, il futuro traditore, a dimostrare che quei nomi erano scritti nel disegno di Dio.
Continuamente riaffiora nella vita di Gesù la preghiera in favore dei suoi amici. Gli Apostoli qualche volta diventano per Lui motivo di preoccupazione, ma Gesù, come li ha ricevuti dal Padre, dopo la preghiera, così li porta nel suo cuore, anche nei loro errori, anche nelle loro cadute. In tutto questo scopriamo come Gesù sia stato maestro e amico, sempre disponibile ad attendere con pazienza la conversione del discepolo. Il vertice più alto di questa attesa paziente è la “tela” d’amore che Gesù tesse intorno a Pietro. Nell’Ultima Cena gli dice: «Simone, Simone, Satana vi ha cercati per vagliarvi come il grano; ma io ho pregato per te, perché la tua fede non venga meno. E tu, una volta convertito, conferma i tuoi fratelli» (Lc 22,31-32). Impressiona, nel tempo del cedimento, sapere che in quel momento non cessa l’amore di Gesù, – “Ma padre se io sono in peccato mortale c’è l’amore di Gesù? – Sì- E Gesù continua a pregare per me? – Sì – Ma se io ho fatto delle cose più brutte e tanti peccati, Gesù continua ad amarmi? – Sì”. L’amore e la preghiera di Gesù per ognuno di noi non cessano, anzi si fanno più intensi e noi siamo al centro della sua preghiera! Questo dobbiamo sempre ricordarlo: Gesù prega per me, sta pregando adesso davanti al Padre e gli fa vedere le piaghe che ha portato con sé, per far vedere al Padre il prezzo della nostra salvezza, è l’amore che nutre per noi. Ma in questo momento ognuno di noi pensi: in questo momento Gesù sta pregando per me? Sì. Questa è una sicurezza grande che noi dobbiamo avere.
La preghiera di Gesù ritorna puntuale in un momento cruciale del suo cammino, quello della verifica sulla fede dei discepoli. Ascoltiamo ancora l’evangelista Luca: «Un giorno Gesù si trovava in un luogo solitario a pregare. I discepoli erano con lui ed egli pose loro questa domanda: “Le folle, chi dicono che io sia?”. Essi risposero: “Giovanni il Battista; altri dicono Elia; altri uno degli antichi profeti che è risorto”. Allora domandò loro: “Ma voi, chi dite che io sia?”. Pietro rispose a nome di tutti: “Il Cristo di Dio”. Egli ordinò loro severamente di non riferirlo ad alcuno» (9,18-21). Le grandi svolte della missione di Gesù sono sempre precedute dalla preghiera ma non così en passant, ma dalla preghiera intensa, prolungata. Sempre in quei momenti c’è la preghiera. Questa verifica della fede sembra un traguardo e invece è un rinnovato punto di partenza per i discepoli, perché, da lì in avanti, è come se Gesù salisse di un tono nella sua missione, parlando loro apertamente della sua passione, morte e risurrezione.
In questa prospettiva, che istintivamente suscita repulsione, sia nei discepoli, sia in noi che leggiamo il Vangelo, la preghiera è la sola fonte di luce e di forza. Occorre pregare più intensamente, ogni volta che la strada imbocca una salita.
E infatti, dopo aver preannunciato ai discepoli ciò che lo attende a Gerusalemme, avviene l’episodio della Trasfigurazione. «Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare. Mentre pregava, il suo volto cambiò d’aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. Ed ecco, due uomini conversavano con lui: erano Mosè ed Elia, apparsi nella gloria, e parlavano del suo esodo, che stava per compiersi a Gerusalemme» (Lc 9,28-31), cioè la Passione. Dunque, questa manifestazione anticipata della gloria di Gesù è avvenuta nella preghiera, mentre il Figlio era immerso nella comunione con il Padre e acconsentiva pienamente alla sua volontà d’amore, al suo disegno di salvezza. E, da quella preghiera, esce una parola chiara per i tre discepoli coinvolti: «Questi è il Figlio mio, l’eletto; ascoltatelo” (Lc 9,35). Dalla preghiera viene l’invito ad ascoltare Gesù, sempre dalla preghiera.
Da questo veloce percorso attraverso il Vangelo, ricaviamo che Gesù non solo vuole che preghiamo come Lui prega, ma ci assicura che, se anche i nostri tentativi di preghiera fossero del tutto vani e inefficaci, noi possiamo sempre contare sulla sua preghiera. Dobbiamo essere consapevoli: Gesù prega per me. Una volta, un Vescovo bravo mi raccontò che in un momento molto brutto della sua vita e di una prova grande, un momento di buio, guardò in Basilica in alto e vide scritta questa frase: “Io Pietro pregherò per te”. E questo gli ha dato forza e conforto. E questo succede ogni volta che ognuno di noi sa che Gesù prega per lui. Gesù prega per noi. In questo momento, in questo momento. Fate questo esercizio di memoria di ripetere questo. Quando c’è qualche difficoltà, quando siete nell’orbita delle distrazioni: Gesù sta pregando per me. Ma padre questo è vero? È vero, lo ha detto Lui stesso. Non dimentichiamo che quello che sostiene ognuno di noi nella vita è la preghiera di Gesù per ognuno di noi, con nome, cognome, davanti al Padre, facendogli vedere le piaghe che sono il prezzo della nostra salvezza.
Anche se le nostre preghiere fossero solo balbettii, se fossero compromesse da una fede vacillante, non dobbiamo mai smettere di confidare in Lui, io non so pregare ma Lui prega per me. Sorrette dalla preghiera di Gesù, le nostre timide preghiere si appoggiano su ali d’aquila e salgono fino al Cielo. Non dimenticatevi: Gesù sta pregando per me – Adesso? – Adesso. Nel momento della prova, nel momento del peccato, anche in quel momento, Gesù con tanto amore sta pregando per me.
Udienza del 2 giugno 2021
FESTA DELL’ESTATE “SMART”
Come sapete non possiamo “riattivare” la festa dell’estate come eravamo soliti fare per via della situazione. Vogliamo però provare a ripartire in qualche modo, in un modo più “soft” per ridare vita all’oratorio e all’estate. Così durante il periodo del CRE vogliamo proporre una sera la settimana una “cena su prenotazione” a menù fisso, così da rispettare le norme circa la tracciabilità dei presenti, delle distanze ecc… Così questa settimana:
venerdì 25 giugno
ore 19.30
€ 25,00 TUTTO INCLUSO
(antipasto, primo, secondo, dolce, caffè, bevande)
PRENOTAZIONE ENTRO GIOVEDI 24.06 A MEZZOGIORNO
– disponibili circa 70 posti –
mandare un sms/whatsApp al 338.5302936 (don Mauro)
telefonando al 035.956008 (casa parrocchiale)
la sera al 035.956908 (bar oratorio)
CAMPOSCUOLA 3 MEDIA E ADOLESCENTI: 24 – 31 luglio
Adesso che è arrivata la possibilità, stiamo provando ad organizzare il camposcuola per i ragazzi che hanno finito le medie e gli adolescenti presso Pinarella di Cervia. Purtroppo i tempi stringono e i costi sono cresciuti e non ancora definiti in quanto molto dipende dal numero dei partecipanti e dal trasporto (se pullman o treno). Il costo tutto compreso si aggira tra € 300 e 350 (max). Serve però sapere al più presto, entro domenica 27 giugno, per vedere se attivarlo, con quanti iscritti e quindi definire costi e trasporto. Per informazioni e pre-iscrizioni rivolgersi a don Mauro o Sebastian (3286904715), animatore del gruppo Ado.
INAUGURAZIONE
CENTRO DEL SORRISO
SEDE GRUPPO ALPINI
MAGAZZINO PROTEZIONE CIVILE
Sabato 19 giugno sono stati inaugurati il nuovo Centro del Sorriso, la sede del Gruppo Alpini e il nuovo magazzino della Protezione Civile del nostro comune. Un momento semplice e significativo che invita tutti a guardare avanti con fiducia nel segno della collaborazione per il bene di tutti. Il momento, pur nella sua semplicità, è stato vissuto con commozione per quello che questa inaugurazione significa: continuare in meglio quello che è stato fatto con tanta buona volontà, disponibilità e impegno fino ad oggi. Il futuro in fondo trova sempre la sua forza nel passato. Auguri allora perché, con un passato che conosciamo, il futuro sarà ancora impegnativo, ma ricco di soddisfazioni per tutti.