Notiziario Parrocchiale – Quaresima…verso la gioia
Saranno momenti diversi, adattati alla situazione che stiamo vivendo ma, non per questo, meno significativi. Si svolgeranno in chiesa per offrire quella sicurezza e quelle attenzioni che non devono venir meno, anche in questo momento dove la situazione sembra leggermente migliorare.
Questo, come ci è continuamente ricordato, non significa fare come vogliamo, ma fare tutto con ciò che è necessario per rendere sicuri i nostri momenti di preghiera. Certo è necessaria la collaborazione di tutti.
Tempo di Quaresima. Tempo bello e significativo caratterizzato dall’invito alla conversione, cioè a riscoprire il bello che è presente in ognuno di noi. Per questo è necessario il silenzio, dare spazio alla preghiera e alla parola di Dio che ci aiuta a far emergere questa bellezza, spesso soffocata dalle nostre preoccupazioni e dalla nostra agitazione.
Tempo dove rallentare i nostri ritmi, già così cambiati dalla situazione, ma chiamati a lasciare un po’ di spazio alla nostra relazione con Dio e tra noi.
Relazioni vere, concrete, materiali, non filtrate da uno schermo dove “sembra di essere lì” ma non è così.
Relazioni fatte di vicinanza, di sguardi, di voci filtrate e modificate da una mascherina che, tuttavia, ci permette l’incontro.
Questa allora la quaresima che ci aspetta: un cammino per rendere più forti le nostre relazioni, per allargare i nostri legami, per riscoprire il nostro essere comunità, famiglia che condivide uno stesso cammino per dare vita a qualcosa di nuovo. Ecco la risurrezione!
Il condividere di Dio con l’uomo – Natale – per dare inizio a qualcosa di nuovo – Pasqua.
Accogliamo l’invito della quaresima a metterci in cammino per arrivare a vivere la Pasqua non solo come la risurrezione di Gesù, ma come il nostro risorgere con Lui! Questa è la bellezza che ci portiamo dentro, che ci è stata donata, che non possiamo nascondere ma dobbiamo vivere.
In questo periodo, non è poco…
Buon Cammino!
Il nostro cammino di Quaresima
Mercoledì delle Ceneri: S. Messe con imposizione delle ceneri.
Ore 8.00 – 16.30 (in particolare per bambini e ragazzi) – 20.30. Quest’anno non è possibile vivere “la cena del povero”.
Esercizi Spirituali: Chiamati e inviati 22 – 26 febbraio.
Quattro serate di riflessione e preghiera, rivolte in particolare agli adulti, sulla figura di Pietro; in chiesa dalle 20.30 terminando entro le 21.45 (vedi la locandina in fondo al notiziario).
Martedì: preghiera “semplice” della Via Crucis, in chiesa alle 16.30 circa.
Tempo di adorazione: tutti i giovedì di quaresima dalle ore 16.00 fino alla S. Messa delle ore 17.00 per riscoprire la bellezza della preghiera di adorazione. Possibilità del sacramento del perdono.
Via Crucis: in chiesa (non si possono fare cortei) tutti i venerdì alle ore 20.30 animata delle diverse frazioni, seguendo l’ordine degli ultimi anni
venerdì 26.02 (anima Valpredina) | invitati i bambini di 2 e 3 elem.
venerdì 5.03 (anima Verdelido) | invitati i bambini di 4 e 5 elem.
venerdì 12.03 (anima S. Ambrogio) | invitati i ragazzi di 1 e 2 med.
venerdì 19.03 (anima Piazze) | invitati i ragazzi di 3 med.
venerdì 26.03 | animano la preghiera gli adolescenti
Confessioni bambini e ragazzi: sabato mattina ore 10.00 in chiesa, con il seguente calendario:
sabato 20.02 ragazzi di 3 media
sabato 27.02 ragazzi di 2 media
sabato 6.03 ragazzi di 1 media
sabato 13.03 bambini di 5 elementare
sabato 20.03 bambini di 4 elementare
sabato 27.03 bambini di 3 elementare
Per la disponibilità di un confessore per gli adulti, giorni e orari verranno comunicati di settimana in settimana tramite il foglio avvisi e le bacheche di chiesa e oratorio.
Bambini e ragazzi riceveranno il libretto preparato dalla diocesi “DICO A TE, ALZATI. Serviamo la vita!” con gli spunti e i suggerimenti per la preghiera quotidiana in famiglia.
Settimana Santa: per quanto riguarda le celebrazioni della Settimana Santa, aspettiamo le indicazioni che arriveranno in merito a cosa e come si potranno svolgere i vari momenti. Naturalmente tutto questo si potrà fare se non ci saranno variazioni/restrizioni per via della situazione che stiamo vivendo. Il foglio avvisi settimanale e le bacheche di chiesa e oratorio ci metteranno al corrente circa eventuali variazioni.
Tempo di… speranza
Tra di esse la fede e la carità vanno ricercate dentro di noi ed alimentate con la volontà, mentre la speranza è spontaneamente presente in tutti.
Essa non ha apparenza, ma la sentiamo legata alla nostra vita perché ci fa:
- vedere la luce oltre il tunnel
- lottare per la salute oltre la sofferenza
- prodigare per il traguardo oltre la fatica
- raggiungere la pace oltre l’inquietudine
- pensare alla vittoria oltre la sconfitta
- desiderare di ritrovarsi oltre la lontananza
- pensare alla vita oltre la morte
- rasserenare al pensiero che Qualcuno ti guida.
In questo periodo di pandemia ci siamo accorti di appellarci, come non mai, alla speranza scambiandoci messaggi benauguranti col desiderio di superare tale infausto tempo.
Soggiogati da un imprevisto e sconosciuto virus che ha sconvolto tutta l’umanità e destabilizzato il mondo della politica, dell’economia, dell’istruzione, della sanità, della cultura, bloccato i trasporti, chiuso i luoghi di culto, le attività di ristoro e ricreative e disgregato le relazioni familiari e sociali limitando gli spostamenti, abbiamo riscoperto l’importanza di virtù da tempo assopite e ritenute superate da un dilagante individualismo.
Abbiamo riconsiderato il valore della fede alimentata da preghiere individuali e collettive diffuse tramite i mezzi di comunicazione, abbiamo rivalutato la carità attraverso chi, oltre ogni paura di possibile contagio, ha lenito e curato il dolore, ha vegliato il moribondo solo, ha aiutato concretamente il bisognoso dandoci, così, testimonianza di vicinanza fraterna e di incondizionato servizio al prossimo, aspetti di vita cristiana tanto decantati dal nostro papa.
Immersi in un clima di insicurezza nel domani, di obbligatorio distanziamento dagli altri, di interrotte relazioni familiari e sociali rese possibili solo tramite social, ci siamo trovati tutti omologati da inespressive mascherine che non mascheravano però la nostra comune speranza.
Essa ci ha sostenuto nel quotidiano vivere ed alimentato i nostri desideri che hanno originato le seguenti frasi: “andrà tutto bene – finirà tutto presto – forza Bergamo”….. apparendo scritte, a caratteri ben visibili, su strisce appese ai davanzali, ai terrazzi ed ai muri.
A sollievo degli animi tanto avviliti e scoraggiati da questa complessa e faticosa realtà è stata composta una canzone dal seguente titolo “rinascerò rinascerai” melodia ben adatta al momento che ha cantato la speranza di ritrovare la luce oltre il tunnel della pandemia in corso.
Non resta quindi che augurarci di risorgere con rinnovato vigore affidandoci al Cristo Risorto con invocazioni di fede in Lui e vivendo nella speranza che tutto tornerà come prima, dopo aver definitivamente vinto questa disarmata, invisibile e sofferta battaglia che ha sconvolto l’intera umanità, causato tante vittime e seminato povertà tra chi è rimasto senza lavoro.
Uno di noi
Settore liturgia
Cari fratelli e sorelle, buongiorno!
Si è più volte registrata, nella storia della Chiesa, la tentazione di praticare un cristianesimo intimistico, che non riconosce ai riti liturgici pubblici la loro importanza spirituale. Spesso questa tendenza rivendicava la presunta maggiore purezza di una religiosità che non dipendesse dalle cerimonie esteriori, ritenute un peso inutile o dannoso. Al centro delle critiche finiva non una particolare forma rituale, o un determinato modo di celebrare, ma la liturgia stessa, la forma liturgica di pregare.
In effetti, si possono trovare nella Chiesa certe forme di spiritualità che non hanno saputo integrare adeguatamente il momento liturgico. Molti fedeli, pur partecipando assiduamente ai riti, specialmente alla Messa domenicale, hanno attinto alimento per la loro fede e la loro vita spirituale piuttosto da altre fonti, di tipo devozionale.
Negli ultimi decenni, molto si è camminato. La Costituzione Sacrosanctum Concilium del Concilio Vaticano II rappresenta lo snodo di questo lungo tragitto. Essa ribadisce in maniera completa e organica l’importanza della divina liturgia per la vita dei cristiani, i quali trovano in essa quella mediazione oggettiva richiesta dal fatto che Gesù Cristo non è un’idea o un sentimento, ma una Persona vivente, e il suo Mistero un evento storico. La preghiera dei cristiani passa attraverso mediazioni concrete: la Sacra Scrittura, i Sacramenti, i riti liturgici, la comunità. Nella vita cristiana non si prescinde dalla sfera corporea e materiale, perché in Gesù Cristo essa è diventata via di salvezza. Potremmo dire che dobbiamo pregare anche con il corpo: il corpo entra nella preghiera.
Dunque, non esiste spiritualità cristiana che non sia radicata nella celebrazione dei santi misteri. Il Catechismo scrive: «La missione di Cristo e dello Spirito Santo che, nella Liturgia sacramentale della Chiesa, annunzia, attualizza e comunica il Mistero della salvezza, prosegue nel cuore che prega». La liturgia, in sé stessa, non è solo preghiera spontanea, ma qualcosa di più e di più originario: è atto che fonda l’esperienza cristiana tutta intera e, perciò, anche la preghiera è evento, è accadimento, è presenza, è incontro. È un incontro con Cristo. Cristo si rende presente nello Spirito Santo attraverso i segni sacramentali: da qui deriva per noi cristiani la necessità di partecipare ai divini misteri. Un cristianesimo senza liturgia, io oserei dire che forse è un cristianesimo senza Cristo. Senza il Cristo totale. Perfino nel rito più spoglio, come quello che alcuni cristiani hanno celebrato e celebrano nei luoghi di prigionia, o nel nascondimento di una casa durante i tempi di persecuzione, Cristo si rende realmente presente e si dona ai suoi fedeli.
La liturgia, proprio per la sua dimensione oggettiva, chiede di essere celebrata con fervore, perché la grazia effusa nel rito non vada dispersa ma raggiunga il vissuto di ciascuno. Il Catechismo spiega molto bene e dice così: «La preghiera interiorizza e assimila la Liturgia durante e dopo la sua celebrazione». Molte preghiere cristiane non provengono dalla liturgia, ma tutte, se sono cristiane, presuppongono la liturgia, cioè la mediazione sacramentale di Gesù Cristo. Ogni volta che celebriamo un Battesimo, o consacriamo il pane e il vino nell’Eucaristia, o ungiamo con l’Olio santo il corpo di un malato, Cristo è qui! È Lui che agisce ed è presente come quando risanava le membra deboli di un infermo, o consegnava nell’Ultima Cena il suo testamento per la salvezza del mondo.
La preghiera del cristiano fa propria la presenza sacramentale di Gesù. Ciò che è esterno a noi diventa parte di noi: la liturgia lo esprime perfino con il gesto così naturale del mangiare. La Messa non può essere solo “ascoltata”: è anche un’espressione non giusta, “io vado ad ascoltare Messa”. La Messa non può essere solo ascoltata, come se noi fossimo solo spettatori di qualcosa che scivola via senza coinvolgerci. La Messa è sempre celebrata, e non solo dal sacerdote che la presiede, ma da tutti i cristiani che la vivono. E il centro è Cristo! Tutti noi, nella diversità dei doni e dei ministeri, tutti ci uniamo alla sua azione, perché è Lui, Cristo, il Protagonista della liturgia.
Quando i primi cristiani iniziarono a vivere il loro culto, lo fecero attualizzando i gesti e le parole di Gesù, con la luce e la forza dello Spirito Santo, affinché la loro vita, raggiunta da quella grazia, diventasse sacrificio spirituale offerto a Dio. Questo approccio fu una vera “rivoluzione”. Scrive San Paolo nella Lettera ai Romani: «Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, a offrire i vostri corpi come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio; è questo il vostro culto spirituale». La vita è chiamata a diventare culto a Dio, ma questo non può avvenire senza la preghiera, specialmente la preghiera liturgica. Questo pensiero ci aiuti tutti quando si va a Messa: vado a pregare in comunità, vado a pregare con Cristo che è presente. Quando andiamo alla celebrazione di un Battesimo, per esempio, è Cristo lì, presente, che battezza. “Ma, Padre, questa è un’idea, un modo di dire”: no, non è un modo di dire. Cristo è presente e nella liturgia tu preghi con Cristo che è accanto a te.
3 febbraio 2021
Settore Catechesi
SACRAMENTI 2021: Sappiamo che tutto è sempre vincolato alla situazione in cui ci troveremo, ma le date in cui abbiamo fissato la celebrazione dei diversi sacramenti sono le seguenti:
- riconciliazione: 11 aprile ore 15.00
- comunione: 25 aprile (4 elem. attuale)
9 maggio (3 elem. attuale) ore 10.30
- confermazione: 23 maggio ore 10.30
Settore servizio
Adesso possiamo ripartire nel rispetto delle regole ma… abbiamo bisogno di volontari che ci diano una mano. Tutto quanto è stato possibile fare presso il nostro Santuario è stato fatto grazie ai volontari che hanno dedicato (e continuano a dedicare) tempo e cura per il luogo, la chiesa, l’ospitalità…
Grazie a loro il nostro Santuario presenta un bel biglietto da visita! Di questo non possiamo fare altro che ringraziarli per quanto, da tempo, stanno facendo. Anche per loro però il tempo passa… E’ arrivato davvero il momento di renderci disponibili per tenere vivo il nostro Santuario, perché tutto quanto fatto in questi anni non vada perso dietro il pensiero “qualcuno ci penserà”. Se quel qualcuno fossi tu? Il Santuario è nostro, affidato a ciascuno di noi, è parte ormai della nostra storia e di ricordi di gioventù sicuramente belli.
Il nostro Santuario di S. Maria Assunta di Misma ci ha dato tanto… diamogli qualcosa anche noi!
(per tutte le informazioni rivolgersi presso la casa parrocchiale)
Progetti in corso…
Continua senza interruzione la nostra raccolta per sostenere il nostro don Efrem nella sua missione a Cuba. Nella speranza di poterlo riavere tra noi appena i voli lo permetteranno e potergli così consegnare quanto abbiamo raccolto fino ad oggi. Abbiamo raggiunto la somma di € 3561,04 al termine del mese di gennaio. La nostra raccolta continua attraverso la campana presso l’altare dell’Assunta in chiesa e nei salvadanai presenti nei negozi del nostro paese. In attesa di fare questo dono a don Efrem per la vita delle sue missioni, continuiamo a raggiungerlo con la nostra preghiera, che non ha bisogno degli aerei ma del nostro cuore.
LE NOSTRE CAMPANE
Nello scorso notiziario avevo anticipato la “bella notizia” circa lo stato delle nostre campane. Per adesso non ci sono novità, se non che il sopralluogo per la valutazione della situazione, quale tipo di intervento sarà necessario e tutto quanto ne consegue, dovrebbe essere fatto entro Pasqua, così da avere il tempo necessario per predisporre tutto quanto è necessario fare e poterle riavere, con il loro suono, per la nostra festa patronale in onore di S. Leone.
A stento il nulla
No, credere a Pasqua non è
giusta fede:
troppo bello sei a Pasqua!
Fede vera
è al Venerdì Santo
quando Tu non c’eri
lassù!
Quando non una eco risponde
al suo grido
e a stento il Nulla
dà forma
alla Tua assenza.
David Maria Turoldo
Sito parrocchiale
Vi invito a memorizzare il sito della nostra parrocchia perché tante informazioni, aggiornamenti, proposte… passeranno attraverso questo canale: www.parrocchiacenatesopra.it
Esercizi spirituali di inizio Quaresima 2021
Chiamati e inviati | 22-26 febbraio
Quattro serate di riflessione e preghiera che vogliono caratterizzare il tempo della quaresima.
Per chi? e dove?
Rivolte agli adulti; in chiesa dalle 20.30 terminando entro le 21.45.
Perché?
Per riprendere in mano la questione della fede attraverso domande, testimonianze, dialoghi avendo come riferimento la parola di Dio.
Le quattro serate:
- lunedì 22 febbraio: CHIAMATI | cercati da Dio
- martedì 23 febbraio: CREDENTI | familiari di Dio
- giovedì 25 febbraio: INVIATI | testimoni di Dio
- venerdì 26 febbraio: SALVATI | Via Crucis